di SALVO PALAZZOLO
In cella Liga, leader del Movimento cristiano lavoratori. Lo accusano quattro pentiti, fra i quali il suo ex avvocato. Altri tre arresti. Un riferimento a lui nei "pizzini" trovati ai superlatitanti. Microspie in azione per migliaia di ore. Divideva le sue intense giornate di lavoro fra lo studio di architetto (a Cardillo), i convegni cattolici (per il Movimento cristiano lavoratori, in via Cerda) e i summit di mafia (a Tommaso Natale). Giuseppe Liga, 59 anni, è stato arrestato ieri mattina dai finanzieri del nucleo speciale di polizia valutaria con l'accusa di essere il successore del boss Salvatore Lo Piccolo. Quattro pentiti lo accusano: Isidoro Cracolici, Francesco Franzese, Gaspare Pulizzi e Marcello Trapani. I primi tre, ex fidati della cosca Lo Piccolo. L'ultimo era addirittura il suo avvocato, e da mesi sta collaborando con la giustizia dopo essere finito in manette. E dopo i pentiti, sono arrivate migliaia di ore di intercettazioni, effettuate dalla sezione investigativa antiriciclaggio della polizia valutaria di Palermo. LEGGI TUTTO
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