di Francesco Palazzo
La chiesa italiana, per bocca del siciliano Mariano Crociata, segretario generale della CEI, torna ad affermare solennemente che i mafiosi sono fuori dalla comunione con la Chiesa e che a loro deve essere rivolto l'invito a ravvedersi e a cambiare vita. Molti osservatori, a ragione, vedono in questi pronunciamenti dei vescovi una continuità con il monito lanciato da Giovanni Paolo II da Agrigento. Era il maggio del 1993 e si era all'indomani delle stragi. Dal 1993 sono trascorsi ben diciassette anni e la Chiesa italiana sul tema della lotta alle mafie - nonostante il sacrificio di preti eroici come don Pino Puglisi - è ancora ferma alle dichiarazioni di principio. LEGGI TUTTO
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