I vescovi difendono il Mezzogiorno: "Richia di essere tagliato fuori dalla ridistribuzione delle risorse". La colpa è della criminalità organizzata e "dell'inadeguatezza presente nelle classi dirigenti". Necessari interventi educativi:" Il mafioso non deve essere visto come modello da imitare". I giovani non siano condannati alla precarietà: "Per crescere il Meridione ha bisogno di loro"
ROMA - Per risolvere la questione meridionale, è necessario "superare le inadeguatezze presenti nelle classi dirigenti" e sconfiggere una volta per tutte le mafie, colpevoli di "avvelenare la vita sociale, pervertire la mente e il cuore di tanti giovani, soffocare l'economia e deformare il volto autentico del Sud''. E' quanto afferma il nuovo documento dei vescovi italiani "Per un Paese solidale. Chiesa e Mezzogiorno". LEGGI TUTTO
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