Nel residence dove si nascondeva Totò Riina c'è adesso la casa dei giornalisti siciliani. E' una villa a due piani, confiscata all'imprenditore Gaetano Sansone: si trova di fronte la villa dove ha abitato il capo di Cosa nostra fino al 15 gennaio 1993. In mattinata, il ministro dell'Interno Roberto Maroni l'ha consegnata all'Ordine dei giornalisti siciliani: «Diventerà un presidio di legalità e un luogo di recupero della memoria», dice il presidente Franco Nicastro.
All'ingresso e in alcune stanze della villa ci sono già i pannelli di una mostra dedicata al «giornalismo che non muore». Dice il presidente dell'Ordine: «Questa casa sarà un luogo aperto alla città, cercherà un incontro con i giovani e le scuole, diventerà un punto di riferimento per gli studiosi e i ricercatori. Da tempo coltiviamo il progetto di recuperare la memoria del giornalismo siciliano anche attraverso la costruzione di un archivio storico e di una biblioteca».
(16 febbraio 2010)
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