E' stata una serata densa di cultura e di valori civici quella di sabato scorso nella Chiesa di S. Agostino a Corleone. Si è svolta, infatti, la presentazione del libro di Giuseppe Marchese “Antonino Ferraro e la statuaria lignea del ‘500 a Corleone”, nell'ambito dei quattrocento anni della nascita di questo artista originario di Giuliana. Dopo il saluto del sindaco Nino Innazzo, è intervenuto il prof. Nino Buttitta, antropologo culturale di fama internazionale. "Corleone - ha detto Buttitta - ha una storia millenaria di cui andare fiera e il dott. Marchese, con la sua opera, aiuta a farla conoscere". Dopo i ringraziamenti di Marchese, è intervenuto don Calogero Giovinco, parroco di S. Leoluca, che ha sottolineato i passi avanti fatti dalla città di Corleone negli ultimi anni. E poi ha dato la bella notizia: il comune di Corleone aveva deciso di conferire la cittadinanza proprio a Giuseppe Marchese per il suo amore verso questa città e per i suoi meriti scientifico-culturali. E' toccato quindi al sindaco Nino Iannazzo consegnare la pergamena ufficiale a Marchese, leggendo la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria. «Gli studi di Marchese – ha detto il sindaco – hanno contribuito e contribuiscono a diffondere la vera immagine della città di Corleone. Abbiamo deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria quale segno tangibile di gratitudine per l’appassionata attività di studio su Corleone e le sue opere». Marchese, visibilmente emozionato, ha ringraziato i presenti, spiegando le origini del suo amore per Corleone.
NELLA FOTO. Antonino G. Marchese
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