Non si capisce bene perché, ma sono davvero ottimi i rapporti tra l’Ammini- strazione comunale di Corleone e l’Azienda Acque Potabili Siciliane Spa, a cui è stata affidata la gestione dell’acquedotto cittadino. Alla mia interrogazione sul perché sono state notificate ai cittadini maxi-bollette, che stanno facendo quadruplicare i costi del servizio idrico, l’assessore Giuseppe Giandalone ha difeso a spada tratta APS, facendo dei calcoli capziosi e incomprensibili, per dire che in fondo sono tariffe eque. Peccato che ogni bolletta trimestrale ha un importo medio pari alla bolletta annua di quando la gestione dell’acquedotto era comunale. La proiezione è facile: quadruplicazione dei costi! Nella prossima seduta del consiglio comunale – si è impegnato l’assessore – dovrebbe esserci all’ordine del giorno la nomina della commissione d’indagine sulla gestione dell’acquedotto e sulle tariffe praticate da APS. Speriamo che non venga ritirata come l’ultima volta.
P.S. A quanto pare, ha detto l’assessore, i corleonesi assunti da APS (il piatto di lenticchie!), il cui contratto a termine era scaduto, saranno nuovamente riassunti. Assessore, a quando i nomi di questi compaesani “fortunati”? (d.p.)
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