giovedì, gennaio 21, 2010
Sicilia, no bipartisan al nucleare
PALERMO - La Sicilia boccia il nucleare. Il Parlamento regionale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, presentato da alcuni deputati del Pd, che impegna il governo di Raffaele Lombardo a contrastare qualsiasi ipotesi di installazioni di centrali nucleari nell'isola. Il provvedimento è stato votato da tutti i parlamentari, di maggioranza e opposizione.A sorpresa, dopo alcuni interventi in aula dei deputati, si è espresso a favore anche Lombardo, che finora aveva sostenuto la linea del referendum popolare sull'eventuale decisione del governo di Roma di costruire un sito in Sicilia. "Vedo che c'è un'ampia convergenza sul tema del nucleare - ha detto il governatore - Ci batteremo perchè in Sicilia non si parli nemmeno lontanamente di nucleare". L'odg è stato votato in nottata a conclusione del dibattito sul Lombardo ter, durato circa otto ore.Lombardo comunque ha sostenuto in aula di non avere al momento elementi sulle aree dove dovrebbero essere costruite le centrali ma di aver ricevuto qualche informazione sulle nuove tecnologie e sui sistemi di smaltimento delle scorte. "Ho avuto modo di parlare con il ministro Scajola - ha aggiunto il governatore - Mi ha detto che prossimamente avrebbe incontrato le Regioni perchè potessimo avere elementi di certezza su questi argomenti". Per Lombardo gli aspetti fondamentali sono legati alla sicurezza e alla convenienza.Lombardo ha smentito le voci su Palma di Montechiaro (Ag) come luogo individuato per la creazione di una centrale nucleare. "Nessuna localizzazione, salvo che non siano segrete, è stata formalmente individuata" ha proseguito aggiungendo tuttavia che "i rischi non si riducono enormemente se questa centrale anzichè a Palma di Montechiaro viene collocata a Sibari, a Taranto o a Napoli"."Non si riducono assolutamente - ha concluso - senza considerare che lo Stato autonomo di Malta, che dista una novantina di chilometri dalle coste sud della Sicilia, potrebbe anch'esso dotarsi di una centrale nucleare". Ma dopo aver ascoltato gli interventi dei deputati in aula, Lombardo, che aveva garantito di accogliere l'odg del Pd come raccomandazione, ha espresso parere favorevole all'atto di indirizzo.
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