di Salvo Palazzolo
Scatta il primo avviso di garanzia per la nuova inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Palermo sul papello e la trattativa fra le stragi del 1992. È stato notificato al boss Antonino Cinà, il medico di Riina e Provenzano: il procuratore aggiunto Antonio Ingroia e i sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido sono andati a interrogarlo nel carcere di Parma l´8 gennaio scorso, ma il boss non ha aperto bocca. Adesso è accusato del reato di violenza e minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario.Cinà avrebbe «provveduto personalmente a consegnare a Ciancimino» il papello. Massimo Ciancimino ha confermato quanto già il padre aveva messo a verbale nel 1993. Per questa ragione, già in passato Cinà era finito indagato (e archiviato) per lo stesso reato. Ma adesso, nell´inchiesta sulla trattativa ci sono anche «altri - così hanno scritto i pm nell´avviso di garanzia - taluni nella qualità di esponenti di vertice di Cosa nostra, altri quali pubblici ufficiali che hanno agito con abuso di poteri e con violazioni dei doveri inerenti una pubblica funzione». LEGGI TUTTO
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