Ieri a Prizzi c’è stato grande fermento per l’arrivo del Vescovo. Da molto nel paese si aspettava una sua visita e finalmente, nonostante le previsioni atmosferiche non incoraggiassero, il Vescovo ha potuto conoscere le chiese che non aveva mai visto, come quella di S. Giovanni Battista e quella della Madonna del Perpetuo Soccorso. E’ stato desiderio di sua Eccellenza fermarsi per il pranzo in compagnia degli altri sacerdoti. Nel pomeriggio ha visitato altre chiese minori appartenenti alla parrocchia di S. Francesco D’Assisi, ovvero la chiesa di S. Leonardo, di S.Giuseppe e del SS. Crocifisso dei Salaci. Durante la messa, che è avvenuta nella chiesa Madre, celebrata da S.E., ha ribadito il motivo della sua visita: continuare l’opera iniziata dal Vescovo Cataldo Naro, spentosi improvvisamente. Suo desiderio era visitare tutte le parrocchie dei paesi della diocesi di Monreale. Così l’attuale Vescovo ha continuato questa visita e avendola conclusa poco prima di Natale; per il nuovo anno si propone di visitare quei paesi in cui era stato il Vescovo Naro ma non lui.
Dopo la messa si è intrattenuto con i membri dei Consigli Pastorali parrocchiali, che si sono costituiti regolarmente in ogni parrocchia la prima settimana di Gennaio, secondo lo statuto promulgato dalla Curia. L’incontro, riservato ai soli membri del Consiglio Pastorale, si è svolto “a porte chiuse”. Durante il suo svolgimento, l’arcivescovo ha ribadito il motivo della sua visita, illustrandone meglio le finalità e gli scopi. Ha evidenziato l’importanza dell’esistenza in ogni parrocchia non solo del Consiglio Pastorale parrocchiale, ma soprattutto del Consiglio per gli affari economici, costituito da tecnici e persone integerrime, pronti a coadiuvare il sacerdote in quello che è l’amministrazione dei beni della parrocchia. Ha anche espresso l’esigenza di ridefinire i territori di ogni parrocchia, perché l’espandersi dei paesi e il numero sempre più elevato di nuove abitazioni, fa sì che una parrocchia non possa più occuparsi come deve dei quartieri a assegnati, sempre più numerosi. Nei prossimi mesi l’arcivescovo Di Cristina visiterà anche gli altri paesi della diocesi in cui non è ancora stato.
Maura Tuzzolino
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