ROMA - Lo scudo fiscale ha permesso il rimpatrio di 95 miliardi di euro (190 mila miliardi di vecchie lire), fa sapere con soddisfazione il ministero dell'Economia. (Soddisfazione e incontenibile entusiasmo manifestano nelle stesse ore mafiosi, camorristi, 'ndranghetisti, colletti bianchi, grigi, lordi e criminali d'alto bordo, grassatori, truffatori ed estorsori. Le vendite di Moechantò e botti di capodanno registrano una decisa impennata rispetto agli ultimi dieci anni). "Sono numeri che marcano uno straordinario successo (la velina del Ministero omette di ricordare, per un curioso errore di battitura, chi è che gode di questo straordinario successo) segno di forza della nostra economia (un'economia fortissima: che ne facciamo adesso di questi 95 miliarducci? Li investiamo in centri commerciali? O in supermercati? O magari tiriamo su qualche bel palazzotto di cemento depotenziato, così al prossimo scudo lo ristrutturiamo? Oppure una bella catena di sale bingo e centri scommesse! E se ci finanziassimo una grande saga di cinepanettoni?) e di fiducia nell'Italia (in effetti, da quando è stato varato lo scudo fiscale, frontiere e prefetture sono intasate dalle richieste di asilo di narcos colombiani, trafficanti di esseri umani nordafricani e balcanici, finanzieri russi, banchieri libici e qualche centinaio di criminali di guerra con conto corrente e chalet in Svizzera). E anche di intelligenza. (E diciamolo che è genio, facciamo vedere che abbondiamo! Con questo meraviglioso regalo ai peggiori criminali dal ramo alpino alle Madonie, altro che assicurazione sulla vita!) 'Il tempo dei paradisi fiscali è finito per sempre'. Portare o tenere i soldi nei paradisi fiscali non conviene più, né economicamente né fiscalmente. Il rendimento è minimo, il rischio è massimo". (Pliz, visit Italy, but before commit an offence!)
Da “Liberamente” 29.12.2009
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