Il loro capo racconta, sorridendo, che a notte fonda, quando ormai la Mobile era deserta e in ufficio era rimasta soltanto la squadra, i ragazzi continuavano a proporgli indagini, idee. "Andavano a duemila - dice Mario Bignone, che in un anno di permanenza alla Catturandi di Palermo ha arrestato il numero due e, ieri, il numero tre di Cosa nostra Gianni Nicchi - Io ero stanco morto e loro pensavano alle prossime inchieste".
LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento