di Salvo Palazzolo
Il tesoriere di Bernardo Provenzano, si era trasferito in Spagna dopo essere uscito dal carcere. E da Murcia, centro commerciale e industriale, sarebbe tornato a gestire i segreti finanziari del capo di Cosa nostra ormai in cella dal 2006. E' stato bloccato nella notte in esecuzione di un mandato d’arresto europeo. Nel blitz scattato fra la Spagna e Palermo sono finite in carcere 11 persone
Simone Castello, il tesoriere di Bernardo Provenzano, si era trasferito in Spagna dopo essere uscito dal carcere. E da Murcia, centro commerciale e industriale, sarebbe tornato a gestire i segreti finanziari del capo di Cosa nostra ormai in cella dal 2006. I poliziotti della Guardia Civil l’hanno bloccato questa notte in esecuzione di un mandato d’arresto europeo. Da mesi, i carabinieri del Reparto Operativo di Palermo seguivano le tracce di Castello: dalla Spagna, dove ufficialmente lavorava per una società che si occupa di import-export di frutta e ortaggi, era in costante contatto con la sua Bagheria. LEGGI TUTTO
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