di Salvo Palazzolo
Gli investigatori stanno esaminando un palmare che era nel giubotto del boss arrestato sabato. Lì sarebbero nascosti molti dei segreti del giovane mafioso che era diventato il padrino più influente della città
È davvero finita l'epoca dei pizzini. Gianni Nicchi mandava gli ordini via sms. Ce ne sono tanti nella memoria del palmare, un sofisticato telefonino-computer che gli è stato sequestrato al momento dell'arresto. Altri messaggi, ne sono convinti gli investigatori, erano stati cancellati con cura. Ma i pubblici ministeri Roberta Buzzolani e Ambrogio Cartosio sono fiduciosi di recuperare anche quelli, grazie al lavoro di un pool di esperti della polizia. Adesso, c'è soprattutto da scoprire a chi erano diretti quegli sms, molti dei quali sembrano scritti in codice. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento