di Lirio Abbate
Dall'incontro con i boss a Milano nel 1974 al tesoro di Bontate. Dal ruolo di Mangano agli accordi garantiti da Dell'Utri. Sono diversi i pentiti che accusano Berlusconi di rapporti con la mafia
Non dovevamo essere così fondamentalisti, dice qualcuno. Ci voleva diplomazia verso Casini. E soprattutto dovevamo rivolgerci al Paese con messaggi più rigorosi. Noi eravamo quelli della sobrietà, della serietà, del lavoro, e il primo messaggio in bottiglia che abbiamo lanciato nel mare magnum dell'opinione pubblica, anche ai nostri elettori, è stato quello del numero dei posti di governo, ministri e sottosegretari. LEGGI TUTTO
Nessun commento:
Posta un commento