di Salvatore Parlagreco
“Quei morti che non ci appartengono”. Della deposizione di Gaspare Spatuzza nel processo d’appello a Marcello Dell’Utri, sono queste le parole che ci sembrano di enorme importanza. E non perché possano essere riferite a qualcuno in particolare o accrescere i sospetti degli indiziati, veri o presunti, ma perché confermano il grande enigma di quelle stragi che nel ’92 e ’93 provocarono un‘ecatombe di servitori dello Stato e destabilizzarono il Paese già provato dai processi e le indagini di Tangentopoli. LEGGI TUTTO
Quel killer revisionista che studia teologia
di FRANCESCO LALICATA
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