La lotta alla mafia è stata al centro dell'attività svolta dai carabinieri nel corso dell'anno che va a concludersi. Gli uomini del Comando provinciale, guidati dal colonnello Teo Luzi, nel corso del 2009 hanno arrestato 109 persone per mafia. Sono stati 4 i boss latitanti finiti in carcere, mentre i beni sequestrati ai clan ammontano a 57 milioni di euro. Altri dati: sono stati 155 i provvedimenti relativi alle misure di prevenzione, sono state 28.888 le contravvenzioni al codice della strada contestate, 1.780 gli arrestati per reati comuni - principalmente truffe, furti, rapine, droga, contraffazioni - 46 per crimini ambientali connessi all'emergenza rifiuti. E infine 30 chili di sostanza stupefacente sequestrata. Il bilancio di un anno di attività dei carabinieri del comando provinciale di Palermo è stato illustrato dal colonnello Teo Luzi il quale ha dichiarato che «le attività preventive e investigative condotte dai carabinieri nel 2009 - ha spiegato - costituiscono la vera testimonianza dell'impegno profuso, giorno dopo giorno, dal personale di questo comando a tutela dei cittadini». «In particolare - ha aggiunto - nel contrasto alla mafia, le diverse operazioni condotte hanno contributo ad infliggere un duro colpo a Cosa Nostra palermitana. Non bisogna, però, lasciarsi andare a facili trionfalismi ma occorre guardare avanti con concretezza». «Tre sono le linee strategiche per il 2010 - ha proseguito -: combattere il racket delle estorsioni, catturare gli ultimi latitanti di spicco e sequestrare patrimoni mafiosi». Sono state decine le operazioni antimafia portate a Termini dagli uomini dell'Arma nel corso del 2009. Il colonnello Luzi ha infine ribadito l'appello alle vittime del racket a denunciare gli estortori.
(La Sicilia - l. z.)
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