di Agostino Spataro
A che cosa, per quale progetto politico serviranno le primarie del Pd siciliano? Domanda per nulla oziosa giacché, come cercheremo di chiarire, nasce e si giustifica a fronte di talune ambiguità che la campagna elettorale, fino ad oggi, non ha del tutto eliminato. Se per l’Italia è relativamente facile interpretare il senso delle primarie del 25 ottobre (Eugenio Scalfari su “La Repubblica”ne ha dato una lettura magistrale), per la Sicilia le cose si complicano. Come il solito, in questa benedetta regione anche lo svolgimento di una consultazione interna di un partito all’opposizione diventa un rebus intricato che va ben oltre gli scopi dichiarati della consultazione medesima. Il ragionamento di Scalfari credo non si possa applicare al Pd siciliano poiché qui si scontra con tendenze e aggregazioni intricate, anomale, al limite devianti, rispetto al contesto nazionale. LEGGI TUTTO
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