L'Avvenire, 15 Ottobre 2009
giovedì, ottobre 15, 2009
LE STORIE. I figli dei boss, il calcetto, la cooperativa: ecco come è rinato il paese di Riina
Ultime elezioni europee. Al comune si stanno sorteggiando i nomi degli scrutatori tra quelli che hanno presentato domanda. L’ultimo degli estratti tra i supplenti fa saltare sulla sedia l’impiegato. «Lucia Riina, vicolo Scorsone, 39». Sì, è proprio lei, la figlia minore di Totò u Curtu, del "capo dei capi". «L’impiegato è arrivato da me tutto pallido e col foglietto in mano: "Che dobbiamo fare?"», ricorda il sindaco Antonino Iannazzo. Un’ora di discussione in Comune. C’è chi propone di far finta di niente e rimettere dentro quel nome ingombrante e imbarazzante. Ma il sindaco si oppone. «Noi siamo lo Stato. Anche lei, visto che si è iscritta, accettando le regole. Se rimettiamo dentro il suo nome siamo noi a metterci contro lo Stato. È una scelta di coerenza». LEGGI TUTTO
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