sabato, ottobre 03, 2009
Il WWF al governo: "Si archivi il ponte sullo Stretto"
Il risanamento del territorio e l'archiviazione della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina "come unica priorità": queste le richieste del Wwf al Governo dopo il disastro di Messina. Per l'associazione è necessaria "una flessibilità del territorio che non può più essere assediato da costruzioni e cementificazioni". Il Wwf ricorda che la realizzazione del ponte e delle opere connesse comporterà un fabbisogno di inerti pari a 3.540.000 metri cubi di materiali (di cui 1.750.000 da cave) e una produzione di materiali da scavi per 6.800.000 metri cubi (di cui 5.010.000 andranno a deposito). Con un coinvolgimento, aggiunge l'associazione, di tutto l'hinterland urbanizzato. Nel solo territorio di competenza del Comune di Messina sono previste ben 12 grandi aree di cantiere. La tragedia di Messina, sottolinea il Wwf, si iscrive nel quadro "di una cementificazione e urbanizzazione selvaggia" che assedia il nostro Paese da oltre 50 anni.
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