
Un altro Ciancimino collabora con la Procura di Palermo. Giovanni, il fratello di Massimo, ha accettato di parlare con i magistrati che si occupano dell´inchiesta sulla trattativa fra le stragi del 1992 e ha svelato: «Dopo la strage di Capaci, mio padre mi disse, "sono stato investito di una cosa importante". Specificò: "Sono stato incaricato da persone altolocate di trattare con l´altra sponda, forse riesco a fermare questa mattanza"». Quella volta, a Roma, Ciancimino padre non specificò chi erano le «persone altolocate». Di certo, «l´altra sponda» era un riferimento a Cosa nostra. In un´altra occasione, a Palermo, Vito Ciancimino tornò a parlare di questi temi col figlio Giovanni, che di professione è avvocato. Gli chiese notizie sulla possibilità di una revisione dei processi. E mentre parlava aveva un foglietto manoscritto. Per i pm era il papello di Riina, diretto ai palazzi delle istituzioni. Il verbale è stato depositato dai pm Nino Di Matteo e Antonio Ingroia al processo che vede imputati il generale Mario Mori e il colonnello Mauro Obinu di aver favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano. Intanto, al processo che vede imputato Massimo Ciancimino in corte d´appello ha chiesto di parlare il tributarista Gianni Lapis, pure lui fra i condannati in primo grado per la gestione del tesoro dei Ciancimino. «Vito Ciancimino non ha mai avuto quote nelle mie società», ha detto ieri in aula Lapis. «Con Ciancimino - ha aggiunto - abbiamo avuto solo rapporti politici».
(02 ottobre 2009)
1 commento:
NOTO CHE IL PROF. GIANNI LAPIS è PASSATO DAL MUTISMO A ESTERNAZIONI NON CREDIBILI COME QUELLA PER CUI VITO CIANCIMINO - NOVELLO BENEFATTORE - LI AIUTAVA POLITICAMENTE DI TANTO IN TANTO - FORSE PER AMORE DELLA SICILIA ? OPPURE PER FARE ARRICCHIRE I GRUPPI LAPIS E BRANCATO STANDO A GIUARDARE ?. IL PROF. GIANNI LAPIS TENDE CHIARAMENTE A MANTENERE I CIANCIMINO FUORI DALLA GAS.E QUINDI LONTANO DAI 120 MILIONI DI EURO DELLA VENDITA DELLA GAS. DISPISACE ASSISTERE ALL'EVIDENTE TENTATIVO SUICIDA DI VOLERE SALVARE LE SOCIETA' E IL FRUTTO DELLA LORO VENDITA AGLI SPAGNOLI DELLA GAS NATURAL; MA TALE PROSPETTAZIONE STORICA E FATTUALE, ALLA LUCE DELLE EVIDENZE INVESTIGATIVE E PROBATORIE, NON SOLO NON APPARE CREDIBILE MA RISCHIA DI RIDICOLIZZARE E SCREDITARE LE STESSE DICHIARAZIONI DI MASSIMO CIANCIMINO. IN TUTTO QUESTO LE EREDI BRANCATO - PASSATE NELLA PIU' TOTALE CECITA' DEGLI INQUIRENTI AL VAGLIO DELLE PRIME INDAGINI - SI GODONO LA LORO PARTE DEL BOTTINO E SE LA RIDONO SPERANDO CHE I MAGISTRATI E I MEDIA SI DIMENTICHINO DI LORO. AL DUNQUE DI BENE IN MEGLIO !!.
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