Sabato scorso, la Polisportiva Corleone ha impattato 1 a 1 in casa con la capolista Aragona, nel campionato di prima categoria. Chiuso il discorso sulla partita, vogliamo però aprire una doverosa riflessione su quello che è successo fuori dal campo, mentre la partita era ancora in corso. Ci riferiamo all’aggressione subita dal presidente Gabriele Gulotta ad opera di un dirigente della stessa Polisportiva Corleone, davanti agli spogliatoi del "Santa Lucia". Un gesto immotivato e gratuito, per il quale esprimiamo tutta la nostra simpatia a Gabriele. Se lo sport è disciplina, deve essere anche corretto comportamento di tutti: padroni di casa, ospiti, dirigenti, pubblico, tifosi ed arbitro. Bisogna crescere insieme e capire che se vincesse sempre una sola squadra non sarebbero necessari i tornei a qualunque livello. Realizzare che il rispetto dei ruoli, delle decisioni dell’arbitro, anche di quelle che riteniamo sbagliate, è importante. Di cosa si parlerebbe altrimenti al Bar dello Sport? Assistiamo a dibattiti televisivi di giornalisti ed opinionisti pagati per essere sempre contro, gente che giudica un’azione di giuoco dopo averla vista ripetere alla moviola decine di volte, fotogramma per fotogramma; ne sarebbe capace anche un’anatra. Anche questo ciarlare genera violenza. Ci scusiamo anche noi per l’accaduto con il presidente della Polisportiva. I tifosi, gli sportivi corleonesi, meritano di vedere ben altro.
Cosmo Di Carlo
NELLA FOTO. Il Presidente della Pol. Corleone, Gabriele Gulotta.
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