Per concedere l'autorizzazione a organizzare una iniziativa nella piazza centrale della città, l'amministrazione di Alessandria vuole che la Cgil stipuli una polizza da 30.000 euro. L'insolita, ma si potrebbe dire "stravagante" richiesta viene dal sindaco, Piercarlo Fabbio (Pdl) che, dopo avere detto più volte di no, ha chiesto «una copertura assicurativa mediante polizza fideiussoria per la copertura dei rischi da danneggiamento del bene pubblico». Una richiesta considerata non solo un precedente pericoloso e antidemocratico, ma anche una provocazione, visto che le maniofestazioni sindacali sono da decenni un esempio di civiltà. Il caso nasce dalla richiesta della Cgil alessandrina di utilizzare piazzetta della Lega, il salotto buono della città dove si organizzano abitualmente manifestazioni pubbliche, per tenervi, venerdì 23 ottobre, gli Stati Generali sulla crisi. «La risposta dell'amministrazione comunale - replica la dirigente sindacale Silvana Tiberti - è uno sfregio alla Cgil e un insulto indegno a tutta la storia del sindacato confederale. Da sempre le nostre manifestazioni sono state un esempio di civiltà e di rispetto per il bene pubblico, che fanno parte del Dna del movimento dei lavoratori. Rischia anche di costituire un precedente contro la libertà di manifestare. Viene da chiedersi: quanto costerebbe, se diventasse regola, assicurare piazza del Popolo a Roma?». La confederazione alessandrina assicura che quella polizza non la farà, «a meno che che ci sia un regolamento specificamente dedicato all'utilizzo di piazzetta della Lega, valido per chiunque». Critica anche la Cgil piemontese: «Consideriamo il comportamento del sindaco un segnale preoccupante e negativo che mina alla base il diritto di manifestare dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali».
L'Unità, 18 ottobre 2009
NELLA FOTO. Piazzetta della Lega lombarda ad Alessandria.
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