In Sicilia la riforma Gelmini ha tagliato 5.198 insegnati ai quali si aggiungono 1.581 tra tecnici e amministrativi. Secondo i dati dell'ufficio scolastico regionale, pesanti le cifre a Catania, Palermo e Trapani
In Sicilia sono 6.779 i precari della scuola, tra insegnanti e amministrativi, rimasti senza lavoro per via della riduzione delle ore formative, scattata con la riforma del ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini. I dati sono forniti dall'ufficio scolastico regionale. Senza cattedra sono 5.198 insegnanti, mentre 1.581 sono gli ausiliari tecnici e gli amministrativi rimasti senza incarico. Intanto proseguono le proteste dei precari proseguono in varie parti della Sicilia, a Palermo, Messina, Catania, Agrigento. "Manterremo il presidio nell'ufficio scolastico di Palermo, in via Praga fino a quando i tagli non saranno ritirati", dicono dal Coordinamento dei precari che all'avvio delle lezioni le distribuiranno volantini davanti alle scuole, con cui inviteranno studenti e genitori a consultare il forum dei precari della scuola per conoscere le ulteriori iniziative. "Non penso che i 1.500 posti promessi dalla Regione saranno sufficienti - dice Giusto Scozzaro, segretario generale della Flc Cgil Sicilia -. Non so ancora come verranno distribuiti: il tavolo tecnico è stato appena avviato. Ma 1.500 è il numero massimo, che dipende dalle risorse finanziare disponibili". Secondo i dati dell'ufficio scolastico regionale sono stati tagliati 1.549 posti nella scuola primaria: 143 ad Agrigento, 89 a Caltanissetta, 331 a Catania, 63 a Enna, 209 a Messina, 373 a Palermo, 91 a Ragusa, 112 a Siracusa e 138 a Trapani.
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