Centinaia di precari della scuola si sono radunati davanti l'ufficio scolastico a Palermo, in via Praga, da dove partirà un corteo di protesta contro la riforma del ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini, il cui impatto in Sicilia, secondo i sindacati, provocherà la perdita di oltre settemila posti di lavoro tra insegnanti e personale Ata. La manifestazione è organizzata dal Coordinamento dei precari e dai Cobas. Tra la folla di persone, che raggiungeranno l'albero Falcone in via Notarbartolo, si notano bandiere dei Cobas, della Cisl e striscioni dell'Onda anomala e di Rifondazione comunista. Alcuni militanti dei Cobas indossano magliette con la scritta "la mafia ringrazia lo Stato per la morte della scuola". Dietro lo striscione "Salviamo la scuola pubblica" circa 700 precari della scuola, il dato è degli organizzatori, stanno sfilando in corteo per le strade di Palermo per protestare contro i tagli di posti di lavoro causati dalla riforma del ministro della Pubblica istruzione, Mariastella Gelmini. Nel corteo ci sono docenti precari rimasti senza cattedra, personale amministrativo ma anche insegnanti di ruolo e cittadini che stanno partecipando alla manifestazione per solidarietà. La protesta, organizzata dai Cobas e dal Coordinamento dei precari, si concluderà davanti l'albero Falcone, in via Notarbartolo. I manifestanti gridano slogan contro il ministro Gelmini, il premier Berlusconi e il ministro Tremonti. Alcuni esponenti del Coordinamento dei precari hanno annunciato altri sit-in di protesta a Palermo, il 18 settembre in piazza Politeama e il 19 in piazza Verdi.
09 settembre 2009
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