INVIA UN SMS A TUTTI I TUOI AMICI CON QUESTO TESTO: "STASERA ORE 21.00, SPEGNI RAI1 E ACCENDI LA DEMOCRAZIA". STASERA, MARTEDI 15 SETTEMBRE, A PARTIRE DALLE 21 ANDRA' IN ONDA LA PUNTATA SPOT DI PORTA A PORTA IN CUI SILVIO BERLUSCONI "CONSEGNERA'" LE CASE AGLI ABITANTI DI ONNA. DALLE 21 ALLE 24 SPEGNI RAIUNO E ACCENDI UNA CANDELA SULLA TUA FINESTRA O SUL TUO BALCONE A DIFESA DELLA LIBERTA' DI STAMPA
Chi si muove e cosa c'è dietro la puntata di Porta a Porta di domani. Chi l'ha ideata e perche? Da Publitalia ad Antonio Marano, da Vespa a Berlusconi, tutti i retroscena del più grande bluff dell'Italia televisiva...E' vero, domani il governo "consegnerà" le case ai terremotati. Le consegnerà in diretta tv, solennemente, nel Vespasiano più famoso d'Italia -"Porta a Porta"- dove andrà in scena, per l'occasione, il solito bluff di Berlusconi che, così, potrà dire di aver mantenuto l'ennesimo impegno. Un grande bluff appunto, poiché, come tutti sanno e soprattutto gli aquilani, Berlusconi consegnerà case - quelle di Onna, unico comune che ha ottenuto una deroga al piano c.a.s.e. tanto sbandierato dal governo - che in realtà sono state donate dalla Provincia di Trento. Case non sue (del governo) insomma. Come non sua (del governo) è la scuola costruita con la sottoscrizione di "Porta a Porta" (che guarda caso verrà inaugurata domani) su cui si spargeranno fiumi di retorica. E come non sue (del governo) sono i prefabbricati di San Demetrio nei Vestini consegnati il 22 agosto e donati dal Trentino. Da notare che il 22 agosto, a San Demetrio nei Vestini, non era presente nessun membro del governo ma soltanto un esponente della Protezione Civile, Bernardo De Bernardinis. Sì, perché il 22 agosto gli italiani sono al mare e il ritorno mediatico della messinscena sarebbe stato minimo rispetto al gran fragore che gli effetti speciali sapranno garantire domani, su Rai1, a settembre inoltrato. Certo, tutto questo ha un costo e lascia tanti cadaveri lungo la strada. Come quello di Ballarò, sacrificato sull'altare della grande mistificazione, di un'operazione pianificata già all'indomani del G8 e in ogni minimo dettaglio dalle teste d'uovo di Publitalia e da Antonio Marano, vicedirettore generale, secondo cui lo spottone di domani serve a "valorizzare un momento importante per il Paese". Che poi Floris non sia d'accordo e che consideri la cancellazione di "Ballarò "un atto immotivato" poco importa. E non importano nemmeno le rimostranze di Ruffini, direttore di RaiTre: "Mi spiace per la Rai non essere stato ascoltato". E mentre per il 19 settembre, la Federazione nazionale della Stampa, convoca tutti a Roma per manifestare a difesa della libertà di stampa, ossia dell'articolo 21 della Costituzione; e mentre piovono adesioni - oltre 300.000- a sostegno della petizione di Repubblica; e mentre la stampa internazionale denuncia giorno dopo giorno la condizione di asfissia che vive la democrazia in Italia, Berlusconi e Vespa domani daranno vita al loro gioco più sporco e pericoloso. Già, perché i rischi ci sono e gli italiani potrebbero accorgersi del grande bluff, del tentativo di giocare sulla pelle degli aquilani e, perdipiù, oltraggiando la memoria delle vittime del terremoto. Ma come si dice: lo spettacolo deve continuare.
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