di FABIO RUSSELLO
Akragas, 5 anni di Daspo al presidente. I provvedimenti contro il presidente della squadra agrigentina che aveva dedicato la vittoria a un presunto boss. E spunta la proposta: "Quella struttura abbia il nome del giudice ucciso dalla mafia"
AGRIGENTO - Gioacchino Sferrazza, il presidente dell'Akragas che domenica ha dedicato la vittoria della sua squadra al presunto boss mafioso di Palma di Montechiaro Nicola Ribisi, arrestato pochi giorni fa per mafia dalla Squadra Mobile, non potrà più assistere per cinque anni alle manifestazioni sportive. La Questura di Agrigento gli ha infatti notificato il Daspo, provvedimento che in genere è emesso per contrastare la violenza negli stadi e per tenere lontani i più facinorosi. Il questore Girolamo Di Fazio, che aveva parlato di "atto gravisimo" e di "messaggio devastatente nei confronti dei giovani" perché Sferrazza "dà valore a chi invece valore non ne ha", ha firmato il provvedimento proprio stamattina. Anche la Procura della Repubblica ha deciso di intervenire e, su iniziativa del procuratore aggiunto Ignazio Fonzo e del sostituto Luca Sciarretta, è stato aperto un fascicolo per verificare se nelle dichiarazioni post gara di Sferrazza vi siano estremi di reato. Intanto un'associazione culturale locale, Il Tamburino, ha chiesto all'Amministrazione comunale di Agrigento di intitolare lo stadio comunale a Rosario Livatino, il giudice assassinato dalla mafia nel settembre del 1990. Una proposta che è stata inoltrata anche al ministro della giustizia Angelino Alfano, che è di Agrigento, e che nei giorni scorsi ha intitolato al giudice Livatino una sala del ministero della Giustizia.
La Repubblica, 29 settembre 2009
NELLA FOTO: Gioacchino Sferrazza
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