"E' follia pura. So che ci sono fermenti in Procura, a Palermo, a Milano. Si ricominciano a guardare i fatti del '93, del '92, del '94... Mi fa male che queste persone pagate dal pubblico fanno queste cose cospirando contro di noi che lavoriamo per il bene del Paese'', ha detto il premier Silvio Berlusconi intervenendo all'inaugurazione di Milano Unica.
“Il presidente del Consiglio dovrebbe tenere a mente che il lavoro della magistratura e in particolare delle Procure di Palermo e Milano che stanno indagando sui fatti del 1992, 1993 e 1994, è volto a fare luce sulle verità che per anni sono state coperte dal mistero. Come per le stragi del passato, la storia italiana soffre della mancanza di verità. Attribuire alle procure di Milano e Palermo un'attività di cospirazione è assurdo e ridicolo, tanto più che parole di questo tipo non dovrebbero essere pronunciate da un presidente del Consiglio impegnato, come dice di essere, nella lotta alla mafia”. Così Rita Borsellino, deputato al Parlamento europeo e sorella di Paolo Borsellino, giudice vittima della strage di via D’Amelio insieme alla sua scorta. “E’ molto grave definire una follia la ricerca della verità sulle stragi di mafia, piuttosto definirei una ‘follia’ il fatto che a distanza di 17 anni non si conosce ancora a fondo la verità. Non si può seppellire la verità con i morti, al contrario è doveroso cercarla e trovarla con ogni mezzo a disposizione. Non bastano le pillole di verità, occorre tutta la verità”.
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