“Ho accettato di candidarmi alla guida della segreteria regionale del Partito Democratico per la mozione Bersani perché credo che questa rappresenti una garanzia per riportare al centro dell’interesse nazionale la Sicilia. L’idea è quella di costruire un partito strutturato, che lavora per includere, che punta sulla formazione della classe dirigente, che dia spazio alle donne e ai giovani e che non limiti il loro impegno alla distruzione di volantini e all’organizzazione di iniziative ma che invece li considera parte integrante nella costruzione di un progetto politico, che parta dai circoli, che non sia cinghia di trasmissione con realtà esterne e che sappia dialogare con il tessuto produttivo della nostra isola”. Lo ha detto Bernardo Mattarella, candidato alla segreteria regionale del PD per la mozione Bersani, che oggi ha presentato, nell’Hotel Jolly a Palermo, il suo documento politico programmatico.
“ Il congresso del PD- ha aggiunto Mattarella- rappresenta l’occasione per rafforzare il ruolo d’opposizione e riformatore del nostro partito, che non deve essere subalterno al governo della Regione, che deve lasciare fuori ogni ambiguità e deve fondarsi sulla massima chiarezza per la creazione di una linea politica alternativa a quella fallimentare del centrodestra. Da segretario regionale non accetterei mai una situazione come quella di Termini Imerese che vede la contemporanea compresenza in Giunta del Pd e di un’esponente di spicco della Pdl, l’on. Gianfranco Miccichè. Il partito – conclude Mattarella- deve mantenere la mission di incalzare il Governo Regionale con proposte concrete, senza preoccuparsi della sopravvivenza di Lombardo quanto piuttosto impegnarsi alla costruzione di un progetto che si avvalga delle forze sane, senza rinunciare alla pregiudiziale antimafia nel rispetto di martiri come Piersanti Mattarella e Pio La Torre”. “Abbiamo scelto la candidatura di Mattarella- spiega Filippo Penati, coordinatore nazionale della mozione Bersani- perché rappresenta il simbolo di quel processo di rinnovamento di cui tutto il Partito ha bisogno. Abbiamo deciso di non candidare deputati nazionali proprio riteniamo che il doppio incarico tolga spazio ad una classe dirigente che deve avere la Sicilia e la questione siciliana come obiettivo prioritario. Se il partito è federale il segretario deve essere autonomo, deve avere la possibilità di svolgere il suo ruolo tutta la settimana e non solo nei weekend”.
Palermo, 4 agosto 2009
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