sabato, agosto 15, 2009
Corleone. Il campo di lavoro antimafia. L'incontro con Teresa Gentile e Gemma Contin
Oggi 13 agosto giornata diversa dal solito: si va all’agriturismo in località San Cipirello, ultimo bene assegnato alla cooperativa. Ad aspettarci troviamo un vigneto di un ettaro da espiantare per lasciare spazio ad una nuova coltivazione di pomodori. Fatica e graffi sono il segno evidente del nostro impegno, premiato dalla soddisfazione di aver lavorato su un bene confiscato alla mafia. Tra pali di cemento e fili di ferro si respira un’aria di cooperazione e affiatamento, dimostrato dalle canzoni intonate tutti insieme. Oggi anche la cucina era in trasferta, mentre noi lavoravamo sui campi gli amici dello SPI-CGIL si davano da fare egregiamente tra i fornelli preparando i loro favolosi manicaretti. Una volta sistemato e pulito tutto, si torna a Corleone dove ci aspetta un bell’incontro. Teresa Gentile e Gemma Mannino Contin sono venute a raccontarci la loro esperienza di donne impegnate per lo sviluppo culturale, politico e sociale della Sicilia. A presentare le ospiti Anna Bucca, presidente dell’Arci Sicilia e l’editore di una casa editrice palermitana: l’Istituto Poligrafico Europeo. Teresa ci ha raccontato la sua storia vissuta tra due realtà: scuola e politica, soffermandosi, riguardo l’istruzione, sull’importanza della comunicazione più che sulla mera trasmissione di nozioni. Ci portiamo a casa la consapevolezza che la legalità parte dalle piccole cose e che è fondamentale lavorare sull’individuo così da fare emergere le sue peculiarità e il contributo che può fornire alla società. L’unico strumento per perseguire questi obiettivi, secondo l’esperienza di Teresa, è la buona comunicazione intesa come dialogo con l’altro a partire dal proprio vissuto e dalla realtà circostante. E’ seguito il contributo di Gemma: giornalista di origine friulana, ma siciliana di adozione, da anni è impegnata nel racconto della Sicilia e delle sue tante vicissitudini che, citando Sciascia, sono “metafora del mondo”. Nel suo intervento Gemma ci ha parlato del suo ultimo libro “Una scelta di parte”; in particolare si è soffermata sull’intervista al magistrato Morosini, il quale ha saputo dipingere un quadro degli intricati collegamenti interni a Cosa Nostra. Anche lei è un altro esempio di donna che si spende per la sua terra d’adozione, con coraggio e voglia di rompere il muro di omertà che in questi anni rappresenta una piaga per il giornalismo, non solo siciliano ma nazionale.Dopo aver cenato abbiamo vinto la stanchezza di questa intensa giornata passeggiando per il centro di Corleone.
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