di Agostino Spataro
Profumo di nuovo, d’aria fresca e di grandi passioni, di buona politica. Se l’olfatto non m’inganna, mi paiono un po’ queste le fragranze che emana il documento programmatico dei giovani siciliani del Pd.
Seguiremo l’andamento del nuovo cammino, tuttavia credo si possa già dire che l’intuizione è la più indicata per aprire una fase politica nuova e far uscire la Sicilia dalla situazione stagnante in cui si trova. Si, stagnante. Anche se c’è in atto un generale fervore. A destra il duo Micciché - Dell’Utri si sta dando da fare (con scarso successo) per creare un partito-beffa che, facendosi scudo dei problemi del sud, possa garantire altri dieci anni di sopravvivenza politica a chi, stando al governo, questi problemi li ha solo aggravati. Realtà o chimera, il “partito del sud” sempre più somiglia ad una sorta di albero della cuccagna (“ la ‘ntinna” in siciliano) a cui ognuno si arrampica per accaparrarsi il premio posto in cima. Ossia una buona fetta dei voti dei meridionali delusi dalla politica fallimentare degli ultimi governi nazionali e regionali. LEGGI TUTTO
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