Stanotte si è dormito molto. Non solo perché ci siamo svegliati più tardi, ma anche perché eravamo tutti distrutti fisicamente e mentalmente (così non si è avuta nemmeno la forza per gli scherzi). Riposati più del solito siamo andati a incontrare i ragazzi della Comunità Incontro, una comunità di recupero per varie dipendenze (illegali e non). Proprio su questo incontro mi volevo soffermare un po’, per raccontare quello che si è detto e sul quale si è riflettuto. I ragazzi di questa comunità sono ragazzi come gli altri, forse anche migliori e più coraggiosi, non è facile ammettere i propri vizi e ancora più difficile è cambiare la routine nella quale siamo abituati a vivere. Ho visto i loro volti illuminarsi mentre stavamo insieme, mentre scherzavamo e discutevamo dell’incontro. Alcuni dei ragazzi presenti hanno partecipato tra il settembre e l’ottobre 2008 ai campi di lavoro a Corleone. Ci siamo seduti in cerchio. Con loro abbiamo discusso sul ruolo che la cooperativa lavoro e non solo gioca nel territorio corleonese e del perché lì abbia così poca risonanza il loro operato. Si è arrivati alla conclusione che liberarci dalle dipendenze come droga e alcool è la stessa cosa di liberarci dalla mafia. Entrambi i due concetti si fondano, infatti, su una forte presa di posizioni nei confronti di un cancro che più non si vuole notare più ci corrode. Bisogna quindi essere attivi e presenti nella lotta contro la mafia. I ragazzi, ai quali ormai mi sono affezionato e che aspetto a Corleone, ci hanno preparato il pranzo e con loro abbiamo pranzato tra le chiacchiere e le risate. Dopo avere mangiato abbiamo continuato a parlare ancora un po’ e poi noi ragazzi ci siamo diretti all’UFIP, la fabbrica artigianale di piatti per batterie conosciuta in tutto il mondo. Dopo avere visto il processo di lavorazione che porta alla fabbricazione di un piatto, abbiamo ricevuto un catalogo e un dvd dove vengono illustrati i piatti da loro prodotti. Non avete idea di quanti batteristi famosi usano piatti UFIP!!! Il muro era pieno di foto che raffiguravano i batteristi fedeli a Luigi Tronci e alla sua fabbrica. Peccato che il giro sia durato poco. Tornati al dormitorio per riposarci un po’, siamo partiti due ore dopo per ritornare come ogni sera a Serravalle per la festa della CGIL. Adesso tutti stanno svolgendo le loro mansioni. Torno in pizzeria!!!
Andrea
Diario del 30 giugno 2009
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