È difficile ascoltare (o leggere) una parola netta e chiara sullo stato in cui versano alcuni beni immobili comunali da parte del sindaco di Corleone, Nino Iannazzo. Di chiacchierare il sindaco chiacchiera. Ma di parlare in maniera netta e chiara non vuol sentirne. Ha risposto (per iscritto e oralmente) in maniera “fumosa” ad una nostra prima interrogazione. Ha reiterato le stesse risposte “fumose” (scritte e orali) ad una nostra seconda interrogazione sullo stesso argomento. Dopo due interrogazioni, ancora oggi non sappiamo (e non possiamo informarne i cittadini) se ancora funziona e perché non viene utilizzata la “pesa pubblica”, regolarmente inserita nell’inventario dei beni comunali. Ancora oggi non sappiamo (e non possiamo informarne i cittadini) che fine hanno fatto circa 100 ettari di terra in contrada “Spinuso”, provenienti dai beni dell’ex Orfanotrofio, regolarmente inseriti nell’inventario degli immobili comunali. A due anni dall’insediamento, l’attuale sindaco, che nel 2002/2003 è stato anche assessore al patrimonio, ha detto di non sapere con precisione dove si trova questo terreno e se qualcuno lo coltiva. L’unica cosa certa – ha detto – è che il comune non riesce a trovare nessun titolo di proprietà. E quindi? “Ho dato un incarico informale ad un avvocato per cercare di risalire al titolo di proprietà…”, la sua esilarante risposta. Si, ha detto proprio “informale”, incarico informale…
Silenzio assoluto, invece, sul mistero dell’ex stazione di servizio di via S. Lucia, regolarmente inserita nell’inventario dei beni immobili comunali, che attualmente “ospita” un Pub gestito da un consigliere comunale della sua maggioranza, Nicola Bentivegna (Pdl). Al riguardo, il sindaco Iannazzo è di un “mutismo” assoluto. Ufficiosamente, il consigliere in questione sostiene che l’immobile è di proprietà della Regione ed egli l’ha in affitto. “Non è un immobile comunale”, giura. Ma allora perché non viene cancellato dall’inventario? Perché il sindaco non spiega l’errore? Ma siamo sicuri che sia davvero un errore?
Da qui il sospetto che, nella migliore delle ipotesi, i beni comunali sono gestiti con molta superficialità e pressappochismo. Nella peggiore, lo lasciamo immaginare ai lettori… (d.p.)
1 commento:
...piu' che 'spensieratezza' lo chiamerei 'oscurantismo attivo', che é molto lontano da quella legalità e trasparenza sventolate ai quattro venti da questa amministrazione...
...sembra assurdo, ma nemmeno il sindaco sembra sapere a chi appartenga un immobile pubblico e 'vistoso' al centro del paese?
...prima di perdere irrimediabilmente la faccia, il sindaco Iannazzo, a mio giudizio, farebbe bene a dimettersi...
Leoluca Criscione, Svizzera
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