di Ignazio Panzica
Mentre la giunta regionale di Governo sforna un ddl alternativo a quello già depositato all’ARS, può accadere che il presidente “dell’Ato rifiuti Ragusa” pubblichi, in mezza pagina del Giornale di Sicilia, una inserzione, nella quale reclamizza il “fatto straordinario” che il suo Ato ha il bilancio in attivo, addirittura, per 8 milioni e 267mila euro. Il capace amministratore ragusano si chiama Gianni Vindigni. Gli Ingredienti principali del segreto del suo successo sono: non aver fatto assunzioni di personale più del necessario; aver fatto partire in modo serio ed attrezzato la raccolta differenziata dei rifiuti; aver preteso che i comuni/soci pagassero sempre all’ATO le loro quote di corrispettivo periodico; aver pagato puntualmente i creditori dell’ATO senza far maturare inutili interessi e rivalutazioni; essere riuscito a creare discariche pubbliche a gestione Ato, senza essere costretto a pagare per lo smaltimento dei rifiuti in impianti di privati. In sostanza, Vindigni ha solo seguito “le regole” a cui si dovrebbero attenere ogni amministratore d’ATO. LEGGI TUTTO
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