Se non fosse tragico, potrebbe anche apparire ridicolo: il sindaco Iannazzo e i suoi assessori hanno ridotto il comune di Corleone con appena 9 mila euro di liquidità in cassa. È quanto è emerso dai dati comunicati dal Banco di Sicilia, tesoriere del Comune, ai dirigenti della Funzione Pubblica Cgil, intervenuti per chiedere perché non si pagassero gli stipendi ai dipendenti comunali. Altro che 900 mila euro in cassa, come lasciavano intendere il primo cittadino e il responsabile del settore finanziario! Questi soldi c’erano, ma sono serviti a pagare altri mandati (a chi?) segnalati al tesoriere dai massimi vertici dell’Amministrazione comunale. Senza avere l’accortezza di verificare se sarebbero rimasti in cassa i soldi per gli stipendi. Una gestione politico-amministrativa delle casse comunali nel migliore dei casi molto approssimativa e superficiale.
Sulla vicenda, la F.P. Cgil è intervenuta con una durissima nota inviata al Sindaco, dove si chiede l’immediato pagamento degli stipendi e il rimborso degli interessi che molti dipendenti comunali stanno pagando per l’anticipazione da parte del Banco di Sicilia dei soldi necessari a pagare rate di mutui e assegni.scoperti. Ma la soluzione della vicenda non sembra essere dietro l'angolo. (d.p.)
1 commento:
Da quanto leggo, la cassa comunale ha attualmente una liquidità (soldi in cassa o in banca) di 9 mila euro, mentre fino a qualche tempo fa (giorni, settimane, mesi?) di soldi in cassa ce n’erano 900 mila euro.
Le mie reminiscenze matematiche mi lasciano calcolare un ammanco di 891 mila euro!
Assumendo che uno stipendio comunale in media si aggiri sui 1500 euro al mese, con la somma spesa in altre ‘faccende’, si sarebbero potuti pagare gli stipendi a 594 dipendenti! (lo sa qualcuno quanti dipendenti ha il Comune di Corleone?).
Non metto in dubbio che le altre ‘faccende’ per le quali si sono spesi gli 891 euro siano anch’esse relative alle attività del Comune, ma il sindaco ha il dovere di renderle note.
Se Santu Luca non dovesse fare un miracolo nelle prossime ore, i giorni per evitare una bancarotta potrebbero essere contati.
In questo contesto, comunque, non può essere taciuto il fatto, che, in media, in Italia, vi sia una evasione fiscale a livello locale di circa il 50%. Trovandosi Corleone in Italia, nelle casse comunali verrebbe a mancare il 50% del dovuto! (sa qualcuno quanto ha incassato il comune dalle tasse comunali del 2007, ad esempio?).
Indipendentemente dalla priorità che l’attuale amministrazione è data di seguire, con un 50% in più di euro a disposizione, verosimilmente, anche gli stipendi dei dipendenti potrebbero essere pagati in tempo utile!
Dalle nostre parti, chi non paga le tasse o ne paga meno del dovuto è un ‘furbo’!
Una Comunità di ‘furbi’ non sarà mai una Comunità!
Leoluca Criscione, Svizzera
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