Accuse per Vizzini (Pdl) e gli udc Cuffaro, Cintola e Romano. Il figlio di «don Vito»: presero soldi per favorire gli affari di mio padre
ROMA — L’accusa è concorso in corruzione aggravata dall’aver favorito l’associazione mafiosa. I senatori inquisiti Carlo Vizzini (Popolo della Libertà, presidente della commissione Affari costituzionali), Salvatore Cintola, Saverio Romano e Salvatore Cuffaro (Udc) saranno chiamati a risponderne nei prossimi giorni davanti ai magistrati della Procura di Palermo che indagano sul cosiddetto «tesoro » di Vito Ciancimino, l’ex sindaco della città condannato per mafia e morto nel 2002. L’inchiesta è scaturita dalle più recenti dichiarazioni dell’ultimogenito di Ciancimino, Massimo, già condannato in primo grado a 5 anni e 8 mesi di carcere per riciclaggio dei soldi del padre. LEGGI TUTTO
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