sabato, maggio 16, 2009
Corleone. Dopo gli sprechi in Brasile, finalmente Iannazzo & C. si accorgono che invece serve tanta solidarietà internazionale
L’Amministrazione Iannazzo ha scoperto che in Brasile, a San Paolo del Brasile, specie nelle zone periferiche, c’è tanto sottosviluppo e degrado, ed ha proposto al consiglio comunale, nella seduta di venerdì 15 maggio, di approvare un progetto di solidarietà internazionale dell’importo di circa 80 mila euro, finalizzato a recuperare e formare 100-150 ragazzini, mediante appositi formatori e l’uso di adeguate attrezzature didattiche ed informatiche. La drammatica realtà di certe aree brasiliane (meniňos de rua, ecc.) erano notorie anche quando il sindaco Nino Iannazzo, il presidente del consiglio comunale Mario Lanza e gli altri “eroici” assessori e consiglieri comunali sono partiti per la “gita” di una settimana a San Paolo. Nella nostra interrogazione sull’argomento, avevamo sottolineato lo scandaloso spreco dei 20 mila euro del progetto in biglietti di aereo ed hotels a 4 stelle, senza pensare di realizzare qualcosa di concreto e di duraturo nel quartiere dove tanti anni fa il nostro concittadino fra’ Rosario Pirrello era andato ad operare con amore e solidarietà per gli “ultimi”. Ci è stato risposto che sapevamo solo criticare. Adesso, invece, hanno capito che bisognava recuperare ed hanno varato il progetto di solidarietà. L’hanno chiamato “Heidi”, come la bambina della favola, ma c’è poco da “favoleggiare” in quella zona del Brasile: molto meglio e più efficace sarebbe stato chiamare il progetto “Rosario Pirrello”. Un progetto – l’abbiamo sottolineato in aula – “troppo simile” agli (inutili) corsi di formazione che si svolgono in Sicilia. Dovrebbe durare 12 mesi, prevede l’acquisto di banchi, cattedre, computer, proiettori ed altro materiale multimediale per circa 40 mila euro, e i compensi per il personale docente e per la progettazione per altri 40 mila euro. «E dopo un anno che ne sarà delle attrezzature?», abbiamo chiesto. Non lo sapevano. Il progetto non prevedeva niente. Allora abbiamo suggerito che s’inserisse la clausola (scritta!) che, alla fine del corso annuale, se lo stesso non continuerà, i materiali dovranno essere donati ad una istituzione scolastica del luogo. Il suggerimento è stato accolto ed il progetto approvato all’unanimità. (d.p.)
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