venerdì, maggio 08, 2009
Fiat: il PD presenta ordine del giorno all’Ars. Cracolici, “tutelare stabilimento Termini”
“I nuovi scenari internazionali e le ipotesi di creazione di nuovi grandi gruppi mondiali non devono penalizzare gli stabilimenti italiani, in particolare quello di Termini Imerese che, se opportunamente potenziato, è in grado di reggere la sfida della produttività e della concorrenza internazionale. E’ necessario avviare una concertazione con le realtà istituzionali e sociali del territorio, per varare un piano di interventi per il rilancio della presenza Fiat in Sicilia”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, che ha presentato un ordine del giorno al parlamento regionale. Nel documento si sottolinea la “gravità del totale disinteresse manifestato dal governo nazionale verso il destino dello stabilimento Fiat di Termini Imerese, sia dopo l’abbandono da parte della Fiat della proposta di contratto di programma, sia in questo momento di difficoltà, aggravato dal mancato assolvimento dell’impegno assunto nel 2002 di contribuire a fare di Termini Imerese un polo di eccellenza. Gravissime - si legge ancora - sono anche le responsabilità del governo regionale il cui comportamento ha determinato l’abbandono da parte della Fiat del piano ‘A’ collegato al contratto di programma, mentre sarebbe indispensabile un rinnovato impegno della Regione per intervenire sul contesto infrastrutturale e normativo in modo da determinare le condizioni che possano portare ad una nuova intesa con la Fiat”. Si chiede dunque al governo regionale di “intervenire sul governo nazionale perché assuma la vicenda di Termini Imerese come una delle questioni prioritarie, non solo per la nostra isola, ma per l’intero Mezzogiorno, aprendo un tavolo di confronto con le parti interessate” ed a “sollecitare in maniera diretta la Fiat, ma anche altri operatori industriali collegati alla produzione Fiat, a valutare le proposte della Regione, non soltanto rivolte al polo produttivo di Termini Imerese, ma indirizzate anche ad ampliare le potenzialità di mercato, soprattutto nel settore energetico e delle fonti rinnovabili”.
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