domenica, aprile 26, 2009
Corleone. Manifestazione antimafia della Parrocchia della Grazia: «Con l’Arcobaleno della Pace, diciamo NO ALLA MAFIA»
Il grande striscione con i colori della pace e la scritta «Con l’Arcobaleno della Pace, diciamo NO ALLA MAFIA» era tenuto dagli scout, che aprivano il corteo. Dietro, altri scout, altri parrocchiani, altra gente. Infine, fra Giuseppe Gentile e altri confratelli accanto alla statua del Cristo Crocifisso. Ieri mattina, cerimonia religiosa già programmata dalla parrocchia Maria SS. delle Grazie è diventata manifestazione contro la mafia. Una manifestazione inconsueta, ma efficace. Forse ancora più efficace proprio perché inconsueta. È stata la risposta del parroco, del consiglio pastorale e degli scout alle polemiche seguite alla “cacciata” di tre giovani (Enrico e Giovanni Labruzzo ed Eugenio Provenzano), perché – hanno raccontato a “Città Nuove” - avevano partecipato alla XIV Giornata della Memoria e dell’Impegno di Napoli, in ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie. O perché non rispettavano le regole del Gruppo scout, secondo fra Gentile. Una risposta che era stata preannunciata con una lettera a “Città Nuove”, dove fra Giuseppe scriveva: «i nostri ragazzi hanno già avuto il mio perdono…, così come ho chiesto di essere perdonato». Una risposta che ha inteso rendere esplicito l’impegno antimafia di una delle più vivaci ed impegnate parrocchie della Chiesa corleonese. Al corteo, che si è concluso nella chiesetta del cimitero, dove è stata celebrata la Messa, hanno partecipato anche Giovanni ed Enrico Labruzzo, che alla fine hanno abbracciato il parroco e gli scout in segno di riconciliazione.Abbiamo partecipato al corteo antimafia perché è giusto che su questo fronte s’impegnino tutti gli uomini di buona volontà; per contribuire a superare le incomprensioni dei giorni scorsi; per favorire un nuovo inizio, all’insegna del rispetto reciproco, del dialogo, della comprensione tra le persone. (d.p.)
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