giovedì, aprile 09, 2009
Corleone, il "Palazzo" allergico alle interrogazioni
Ormai è chiaro che il sindaco di Corleone Nino Iannazzo e i suoi assessori sono allergici alle interrogazioni dei consiglieri di opposizione. E, con la complicità “legale” del presidente del consiglio comunale Mario Lanza, fanno di tutto per ridurre al lumicino i tempi di trattazione degli atti ispettivi. Qualche settimana fa, Iannazzo e i suoi preferirono far chiudere in fretta e furia una seduta consiliare, pur di non trattare l’interrogazione sui vertici burocratici del comune (e sull’indagine della magistratura in corso). La scusa è che il regolamento consiliare prevede di dedicare solo un’ora di tempo alle interrogazioni e alle interpellanze e alle mozioni. “Mezzora per le interrogazioni e le interpellanze e mezzora per le mozioni”, dicono questi novelli tutori della legalità. Ma in quella famosa seduta all’ordine del giorno c’erano solo interrogazioni, interpellanze e mozioni. Quindi era chiaro che le limitazioni di tempo non avevano senso. Chiaro per tutti, tranne che per Iannazzo, Lanza & C., che hanno chiuso precipitosamente la seduta. Anche venerdì scorso, trascorsa quasi un’ora, Lanza (d’accordo con Iannazzo) si è premurato di passare ad altro, evitando al primo cittadino l’imbarazzo di rispondere all’interrogazione sull’uso e la valorizzazione di alcuni importanti beni immobili comunali, che non si capisce bene che fine hanno fatto. I 20 giorni previsti dal regolamento sono ampiamente trascorsi, ma il sindaco si è guardato bene dal rispondere anche per iscritto, come richiesto dagli interroganti (primo firmatario chi scrive). Cos’ha da nascondere non ci è dato di sapere. Aspettiamo…
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