giovedì, aprile 09, 2009
Corleone, adesso è ufficiale: al comune c'è un'indagine della magistratura
Adesso è ufficiale. La Procura della Repubblica di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta su un dipendente del comune di Corleone. L’ha comunicato il sindaco Nino Iannazzo nella seduta consiliare dello scorso 3 aprile, “costretto” da un’interrogazione dei consiglieri di opposizione (primo firmatario, Dino Paternostro). Iannazzo non ha comunicato ai consiglieri il nome del dipendente, ma dovrebbe essere il contrattista Domenico Mancuso, che qualche anno fa lo stesso sindaco aveva nominato caposervizio Affari Generali. Non ha nemmeno accennato alle ipotesi di reato per cui il dipendente in questione è indagato, ma il tam-tam di Palazzo Cammarata parla di un presunto “scandalo delle marche da bollo”, pagate dalle ditte e non applicate (in tutto o in parte) sui contratti. Una pratica – si dice – che durava da anni, almeno dal 2002, senza che il direttore generale e le amministrazioni comunali si accorgessero di niente. Una mazzata all’immagine di trasparenza e legalità, che Iannazzo & C. cercano di affermare, anche se bisogna dare il tempo alla magistratura di svolgere le indagini e a chi è imputato di difendersi.
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