Prodotti delle cooperative agricole di "Libera Terra", che operano sui terreni strappati alle criminalita' organizzate, potranno essere venduti al dettaglio a Palermo in un locale che fino al 1994 apparteneva alla mafia di Brancaccio. L'appello lanciato mesi fa su tutto il territorio nazionale da Libera, per una campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione dell'immobile confiscato nel cuore di Palermo, ha dato i suoi frutti. Si inaugura, infatti, domani la 'Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalita'' di Libera. L'appuntamento e' alle 11.30 in piazza Castelnuovo 13, alla presenza del presidente di Libera Luigi Ciotti, del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, del Prefetto Giancarlo Trevisone, del questore Alessandro Marangoni, del procuratore capo Francesco Messineo e del vicedirettore di Banca Etica Gabriele Giulietti. Quello che fino al 1994 era un negozio di abbigliamento maschile, situato nel cuore dello 'struscio' e dello shopping palermitano, appartenente ad un boss di Brancaccio, grazie alla legge 109 del 1996, che consente l'uso sociale dei beni confiscati alla criminalita', adesso diventa un simbolo concreto di riscatto sociale.
11 marzo 2009
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