giovedì, febbraio 26, 2009
ZORRO di Marco Travaglio: Il Codice da Vinci
Enrico Mentana ha capito un po’ tardi, 15 anni dopo Montanelli e 7 dopo Biagi e Santoro, cos’è Mediaset e cosa pretende Al Tappone dai giornalisti. Invece Alessio Vinci, il brillante ex Cnn che ha preso il suo posto, ha capito subito la differenza fra Cnn e Canale5 e perché Mentana non c’è più: aveva osato intervistare Di Pietro senza linciarlo e bestemmiare San Grande Fratello e Santa Madre Audience. Infatti ha esordito a «Matrix» con la favorita del premier, Mara Carfagna, ministra delle Troppe Opportunità. La meravigliosa nullità ha ripetuto per due ore che «da venerdì» le molestie telefoniche non sono più un problema, perché lei le ha vietate col «decreto anti-stalking». Come dire che nessuno rapina più banche da quando, intorno al 1300, furono proibite le rapine. Ogni tanto una ministra-ombra del Pd pigolava qualcosa sulle leggi anti-intercettazioni e allunga-processi, che rendono impossibile scoprire e punire le molestie. Ma il furbo Vinci la interrompeva per precisare che i tempi della giustizia e i tagli alla polizia non sono colpa del governo (ma - com’è noto - delle avverse condizioni atmosferiche). Poi la Hunziker ha elogiato i giudici che si occupavano delle molestie ai suoi danni, e s’è sfiorato il dramma. Ma Vinci ha sventato agilmente la minaccia («Sicura che i giudici capissero il tuo dramma?»), lanciando un servizio sul solito pm che non arresta i cattivi. Chi lo trovasse troppo allineato, comunque, non ha che da attendere un paio d’anni: quando cacceranno pure lui perché avvistato a una partita dell’Inter, e lo sostituiranno con Povia, lo rimpiangeremo.
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