martedì, febbraio 10, 2009
Strage di Viale Lazio. Chiesta la condanna all'ergastolo per Riina e Provenzano
PALERMO - Con la richiesta della condanna all'ergastolo per i capimafia Salvatore Riina e Bernardo Provenzano si è conclusa la requisitoria del processo sulla strage mafiosa di viale Lazio in cui vennero assassinate 5 persone il 10 dicembre 1969. L'accusa era rappresentata in aula dal pm Michele Prestipino. Il dibattimento si celebra davanti alla corte d'assise di Palermo presieduta da Giancarlo Trizzino. Il mese scorso furono dichiarate prescritte le accuse mosse al terzo imputato, il pentito Gaetano Grado. Proprio lui, con le sue ammissioni, aveva consentito la riapertura dell'inchiesta, archiviata nel 1972. Nella strage, compiuta negli uffici del costruttore Moncada in viale Lazio, furono uccisi il boss dell'Acquasanta Michele Cavataio, Francesco Tumminello, Salvatore Bevilacqua e Giovanni Domè, custode degli uffici. La famiglia di quest'ultimo si è costituita parte civile, con l'assistenza dell'avvocato Francesco Crescimanno. La quinta vittima fu Calogero Bagarella, fratello del killer corleonese Leoluca. L'udienza è stata rinviata per le conclusioni dei difensori al 24 febbraio. La sentenza è attesa per il 24 marzo.
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