Dalle prime luci dell'alba è in corso una maxi operazione antimafia dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo che hanno smantellato la nuova cosca mafiosa di Villabate, piccolo centro del palermitano, eseguendo dodici ordinanze di custodia cautelare. Gli indagati sono accusati di avere imposto il pagamento del 'pizzo' a imprenditori e commercianti, di avere gestito una complessa attività di riciclaggio, investendo grosse somme di denaro in aziende e società formalmente legali. I reati di cui devono rispondere, a vario titolo, gli arrestati sono: associazione mafiosa finalizzata alle estorsioni e all'intestazione fittizia di beni. In carcere sono finiti: Giovanni D'Agati, 69 anni, ritenuto il nuovo capomafia di Villabate, insostituzione di Antonino e Nicola Mandala', Gioacchino La Franca, 56 anni, Francesco Antonino Fumuso, 32 anni, Giovanni Montaperto, 34 anni, Maurizio Cuppari, 39 anni, Marcello Caracappa, 40 anni, Maurizio Di Peri, 33 anni, Davide Di Peri, 31 anni, Fabio Ribera, 32 anni, Salvatore Arena, 49 anni, Marco Arena, 24 anni, Gianpiero Alaimo, 34 anni. Dall'indagine, denominata 'Senza frontiere', sono emersi insospettabili prestanome a cui erano state intestate delle società di comodo utilizzate dalla famiglia mafiosa di Villabate. Le vittime del 'pizzo' erano commercianti e imprenditori della zona di Villabate. L'operazione antimafia 'Senza frontiere' che all'alba di oggi ha portato a Palermo all'arresto di dodici persone è "la conferma di un quadro tradizionale di insediamento nel territorio di attività estorsive e di reimpiego in attivita' illecite". Così, il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, commentando il blitz condotto oggi dai Carabinieri di Palermo e che ha smantellato la nuova cosca mafiosa di Villabate, piccolo centro alle porte di Palermo. "È tutto nella piena tradizione - ha aggiunto - È molto interessante il modus operandi della mafia in questo momento, il modo di approcciarsi a imprenditori e commercianti e soprattutto la ricerca di attività di consentano di maneggiare grandi quantita' di denaro liquido che si presta meglio al riciclaggio".
Siciliainformazioni, 27 febbraio 2009
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