di Agostino Spataro
Seguendo i giornali, i telegiornali e le truculente dichiarazioni dei rappresentanti del governo, sembra che lo stupro sia divenuto la prima emergenza nazionale. Più degli effetti della crisi economica e morale, delle efferatezze della criminalità organizzata. L’allarme, seguito da severi provvedimenti, scattano soprattutto quando lo stupro è commesso da giovani immigrati. Se commesso da un connazionale al massimo diventa bullismo, disadattamento o cosucce del genere. Con ciò non si vuol negare la necessità di misure adeguate di prevenzione e di repressione per scoraggiare e punire gli autori di tali episodi obbrobriosi, ma rilevare l’enfasi eccessiva che si è voluto dare a questi episodi che, per altro, porta a trascurare fenomeni ben più gravi e diffusi.
Qual è la riduzione in schiavitù che, anche in Italia, tormenta l’esistenza di decine di migliaia di donne e di bambini. L’ultimo caso, l’altro giorno, ad Alcamo: una ragazza rumena, con l’aiuto della polizia, è riuscita a liberarsi, speriamo per sempre, dalle grinfie dei suoi aguzzini i quali per costringerla a prostituirsi la tenevano praticamente in condizioni di vera e propria schiavitù. LEGGI TUTTO
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