di WALTER MOLINO
"Quello su Giusy Vitale non è un libro sulla mafia. E' un libro sulle donne di mafia. Una storia che, pur arrivando agli anni '90 è una perfetta rappresentazione del medio evo siciliano". Così Francesco La Licata, cronista de La Stampa e memoria storica della mafia, ha aperto la presentazione di "Ero cosa loro", ieri pomeriggio alla Feltrinelli della Galleria Alberto Sordi a Roma. Insieme all'autrice Camilla Costanzo c'era anche il Procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso, il primo magistrato a raccogliere le confessioni della boss di Partinico: "Sono qui perché penso da tempo che le donne possono avere un ruolo dirompente nel processo di ripudio sociale di Cosa nostra - ha spiegato -. Il caso di Giusy Vitale è emblematico. E’ una donna cresciuta nella mafia e tra i mafiosi, che ordinava omicidi e procurava le armi, ma appena ha avuto la prima occasione per una vita diversa, per sé e per i figli, ha rotto con il passato denunciando anche i suoi fratelli". Camilla Costanzo, che non presenterà il libro a Partinico per una promessa fatta a Giusy Vitale, ha spiegato che oggi la collaboratrice di giustizia "è una donna sola ma con una forza straordinaria". LEGGI TUTTO
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