Voglio porre l’attenzione sul degrado in cui vertono i murales realizzati lungo la Via Bentivegna. Essi da diverso tempo oramai presentano seri degradi che, se non arrestati in tempo, rischiano di danneggiarli inesorabilmente. Sono un architetto e mi occupo anche di restauro e dico che si possono restauraree consolidare. Se una amministrazione (anche precedente a questa in carica) si fa promotrice di tali iniziative, facendosi carico di importati somme di denaro, dando l’opportunità ad artisti locali di rappresentare le bellezze della nostra terra, non può negarsi a maggior ragione il dovere della tutela delle stesse opere, che più di prima hanno adesso un valore artistico e sociale. Perdere questi dipinti è perdere quei valori di bellezza che una società moderna deve tutelare e promuovere. E’ purtroppo vero, il degrado di essi rispecchia il degrado di una città che non sa più apprezzare quello che di bello possiede, perché non riesce più a discernerlo dal modesto, ma riesce invece a farlo e se ne esalta alla vista quando la stessa bellezza la incontra all’estero. Ecco, questo è ciò che il visitatore recepirà quando soffermandosi per scattare qualche fotografia in ricordo della sua visita a Corleone, in cuor suo penserà. Che peccato! Si vede che siamo in Sicilia. Io dico che la salvaguardia delle nostre bellezze è un diritto di tutti noi, esse ci appartengono e ci rappresentano, dunque mi sento doppiamente offeso sia per la mancanza di rispetto nei confronti degli artisti (nostri concittadini) che si sono spesi per esprimere la propria arte ed i propri sentimenti in essa, sia perché un nostro diritto sta per essere violato, anzi direi violentato nell’indifferenza generale. Eppure gentilissimo sindaco, quante volte Lei ed i suoi assessori e consiglieri passate sotto quel “bastione dipinto”? Tante e tante volte. Allora soffermate lo sguardo e riflettete su quelle crepe che quell’intonaco dipinto segnano e su tutto ciò che possono significare. Cordialmente.
Salvatore Saporito
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