Ministro Brunetta, io non mi vergogno del lavoro che svolgo, l'insegnante. Lo faccio con coscienza e credo sia utile alla crescita della società. Lei invece dovrebbe vergognarsi per la sproporzione tra ciò che fate e il vostro stipendio. Giuseppina Tobaldi
(Da una lettera a l’Unità, 13.1.09)
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