Alla Regione siciliana viene contestata la nomina di venti giornalisti nell'ufficio stampa della Presidenza, si ipotizza un danno erariale di circa 4 milioni di euro
PALERMO - La Procura generale della Corte dei Conti contesta l'assunzione con nomina fiduciaria di venti giornalisti nell'ufficio stampa della Presidenza della Regione siciliana, ipotizzando un danno erariale di circa 4 milioni di euro.Il pm, titolare dell'indagine, ha recapitato un invito a dedurre all'ex governatore Totò Cuffaro durante il cui mandato furono fatte le assunzioni, all'attuale presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e al capo dell'ufficio legislativo e legale Franco Castaldi.Secondo la Procura i contratti sono stati firmati in violazione della legge nazionale 150 del 2000, recepita dalla Regione, che prevede concorsi pubblici o l'affidamento di incarichi a esterni ma a tempo determinato.Per i magistrati contabili la nomine sarebbero illegittime perchè non è stata fatta alcuna valutazione riguardo l'utilità degli inquadramenti dei giornalisti, le loro mansioni, e non è stato specificato il compenso; la Corte dei Conti contesta anche l'attribuzione a tutti i giornalisti dell'ufficio stampa della qualifica di caporedattore.Cuffaro, Lombardo e Castaldi hanno 30 giorni di tempo per depositare le proprie deduzioni. A Cuffaro, inoltre, è stato inviato un provvedimento di messa in mora per la prima delle venti assunzioni per un importo di circa 400 mila euro.
26/01/2009
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