di Agostino Spataro
Ancora morti e feriti sulle strade siciliane. Fra Natale e l’Epifania si sono contate sette vittime. Molte di più delle perdite subite dall’esercito israeliano che durante i primi nove giorni della sua sanguinosa aggressione alla striscia di Gaza ne ha dichiarato solo una. Sette morti, in nove giorni, sono tanti. La gran parte, per altro, erano giovani che non portavano la morte a nessuno, ma si spostavano per divertimento. Certo, l’accostamento fra i due tragici eventi può risultare discutibile, tuttavia ci aiuta a capire l’assurdità maggiore delle tante vite spezzate che si verificano con una frequenza e un’incidenza davvero allarmanti. Anche se quasi nessuno si allarma più di tanto. Ma quanti ne devono morire perché qualcuno intervenga sul serio? Davvero strano il tempo presente! Per mantenere una vita già spenta, come quella di Eluana Englaro, ci si accanisce con ingiunzioni inutili e divieti dogmatici, mentre per prevenire la morte di centinaia, migliaia di persone, in piena salute, non si fa nulla o quasi. LEGGI TUTTO
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